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Quali tasse per gli affitti brevi?

Gestione tasse su affitti brevi: guida IRPEF e cedolare secca.

8 nov 2023

Un aspetto fondamentale di cui bisogna essere consapevoli quando si gestiscono affitti brevi è legato alle tasse. Si tratta di un argomento complesso ed in questi articoli intendiamo fornire alcune informazioni per aiutare i Proprietari ad orientarsi, raccomandiamo comunque di rivolgersi a professionisti fiscali e tributari, come ad esempio i commericalisti, perchè vengano considerate le esigenze di oguno.

Partiamo col dire che a livello generale, il reddito ottenuto grazie agli affitti brevi e da considerarsi come reddito imponibile e pertanto potrà essere soggetto a varie imposte, come ad esempio l'IVA, l'imposta sul reddito o le tasse sugli affitti. Le tempistiche per la presentazione dei moduli fiscali cambiano a seconda che si usi il modello Redditi Persone Fisiche o che si ricorra al 730. L'agenzie delle entrate può chiarire se e come tale introiti debbano essere dichiarati. Tralasciando possibili obblighi legati a situazioni specifiche che coinvolgono calcoli dell'IVA e che vanno chiarite con un commercialista, di norma i Proprietari possono scegliere tra due alternative: l'Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e la cedolare secca.

Ecco le principali differenze: L'IRPEF è il regime fiscale ordinario applicato in Italia per la tassazione dei redditi personali. Secondo questo regime, la tassazione viene calcolata sulla base del reddito complessivo generato in un anno da un individuo e si riferisce ad un ammontare che comprende tutte le entrate del contribuente.

Nel caso si avvii un'attività di affitti brevi, i ricavi generati potrebbero quindi sommarsi ad altre fonti di reddito, come ad esempio lo stipendio e potrebbe essere applicata un'aliquota IRPEF compresa tra il 23% e il 43%, a seconda appunto dell'ammontare del reddito conseguito. L'utilizzo del regime ordinario IRPEF consente di beneficiare di detrazioni fiscali, come ad esempio quelle relative ai costi di ristrutturazione dell'alloggio o i costi sostenuti per piattaforme e servizi legati all'attività turistiche. È una soluzione complessa ed è importantissimo consultare un commercialista fidato per comprendere come imputare correttamente i proventi e i costi generati.

La cedolare secca è invece un regime fiscale alternativo all'IRPEF, che prevede l'applicazione di un'aliquota fissa preferenziale del 21% (che potrebbe cambiare in futuro) esclusivamente sul reddito generato dagli affitti brevi. Questo regime è però disponibile solo per coloro che affittano in qualità di persone fisiche, , se non si affittano più di 4 appartamenti e non può essere utilizzato da professionisti che gestiscono strutture ricettive come società o persone fisiche. Sono esclusi anche redditi percepiti se si offrono servizi come un'impresa di pulizie ad esempio. Un aspetto importante da considerare è che il regime fiscale della cedolare secca, a differenza di quanto accade con l'IRPEF, non consente di detrarre alcuna spesa. Ciò significa che non è possibile dedurre i costi sostenuti per la gestione dell'attività di affitti brevi, pensate ad esempio a spese di manutenzione, a riparazioni o alla pulizia dell'alloggio.

E quindi?! In conclusione, la cedolare secca nel settore degli affitti brevi è un regime fiscale semplificato che sostituisce l'IRPEF per i proprietari di immobili adibiti ad affitti brevi. La differenza sta nell'aliquota prevista dalla tassazione e dalla possibilità di detrarre le spese legate all'attività di ricezione. Parlate con il vostro commercialista per capire quale soluzione sia più interessante per voi! Il contenuto fornito qui non è esaustivo né costituisce consulenza legale. Nel caso in cui siate incerti riguardo ai vostri obblighi fiscali locali, è consigliabile fare riferimento alle fonti normative e di prassi ufficiali locali o cercare assistenza da professionisti qualificati. È importante notare che queste informazioni potrebbero non essere aggiornate in tempo reale, quindi è consigliabile verificare che non siano state apportate modifiche alle leggi o alle procedure.

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